Gli alimenti che ogni giorno mangiamo vengono processati dal nostro corpo per produrre energia e sostanze che ne formano i mattoni. Ciò significa che il vecchio metodo di misurare le calorie bruciando un alimento per vedere quanta energia produce è valido solo fuori dal corpo.
Quando un alimento viene introdotto in noi entra a far parte del sistema, e ogni sistema (ogni persona) è diversa da un’altra. I cibi vengono scomposti nei costituenti che lo formano e verranno utilizzati per produrre energia, nuove cellule o riparare quelle vecchie. Vitamine, sali minerali e micronutrienti sono gli elementi che servono perché queste trasformazioni siano possibili. Da queste trasformazioni si produrranno anche dei sottoprodotti che chiameremo genericamente “scarti”, alla cui eliminazione provvederanno i nostri organi preposti. Queste premesse per spiegare che ci sono cibi che per quanto “nutrienti” o “nobili” possano essere dannosi perché producono scarti che il corpo trova difficile e dispendioso dal punto di vista energetico smaltire, mentre altri sono più facilmente processabili, o grazie ad una composizione in minerali o vitamine migliore o solo in virtù della loro natura.
Possiamo classificare dunque i cibi in BIOCIDICI : serve più energia per smaltirli rispetto a quella che forniscono (alimento negativo), BIOGENICI: forniscono energia utile e lo smaltimento degli scarti è veloce e facile, (alimento positivo),BIOSTATICI : danno tanta energia quanta ne serve per utilizzarli e smaltire gli sottoprodotti (alimento neutro). Se risulta chiaro che è bene nutrirsi di cibi biogenici cosa fanno e quali sono i biocidici?
Frutta e verdura fresche, di stagione, e senza pesticidi sono cibi biogenici per quasi tutti (biostatici o biocidici per differenze metaboliche o sistemi corporei compromessi ), mentre carne,uova, latticini, legumi, cereali, possono rientrare in tutte le categorie in base al soggetto, al suo gruppo sanguigno, al sesso all’età, al fabbisogno energetico, metabolico o allo stato del sistema di assimilazione. Come comprendere ciò che ci fa bene o male? Il kinesiologo effettuando il test kinesiologico in reazione ai vari alimenti sui vari muscoli (collegati energeticamente ai meridiani della medicina cinese ed agli organi secondo l’associazione trovata da George Goodheart, fondatore della kinesiologia) indica quali sono i cibi che indeboliscono energeticamente gli organi ed i muscoli ad essi associati. Un atleta che nonostante l’allenamento non riesce a migliorare le sua prestazioni potrebbe, attraverso questi test, scoprire la causa del problema. Potrebbe influire in generale indebolendo una serie di muscoli o sulle prestazioni in potenza, resistenza o scatto. E così anche la mancanza di energia, la stanchezza cronica, la poca resistenza alla fatica, di chi atleta non è potrebbero avere nell’alimentazione una causa o un aggravante. Alimenti e vitalità sono profondamente correlati, la kinesiologia ti aiuta a scegliere per il tuo meglio.
“Il pasto non finisce quando ci si alza da tavola, ma quando ci si alza in forma e pieni di vitalità la mattina dopo”
Heinz Beck Chef 3 stelle Michelin
Luca Corradini e Alessandra Mola